Una lettera alla compianta sorella: Chiara ha scritto a Giulia Tramontano, uccisa da Alessandro Impagnatiello mentre era incinta.
Impossibile darsi pace quando si perde una sorella. Ancora di più quando questo avviene in modo così brutale come successo a Giulia Tramontano, la ragazza di Senago, in provincia di Milano, uccisa a maggio 2023 dal fidanzato Alessandro Impagnatiello mentre era incinta del loro figlio. La sorella della defunta giovane, Chiara, ha scritto una straziante lettera social.
Giulia Tramontano, la lettera della sorella Chiara
Chiara Tramontano ha affidato ai social una straziante lettera per la compianta Giulia soffermandosi sul fatto che, come è inevitabile che sia, non riesca a non pensare a lei in ogni momento: “Non ho ancora trovato un posto in cui ospitarti nella mia nuova vita, quella dopo la tua morte. Ho imparato ad accettare che in casa mia ci siano le tue foto, le nostre foto, le foto di famiglia, esponendomi spesso a ricordi dolorosi, riuscendo solo raramente a sorridere nel guardarle”, ha scritto sui social la ragazza.
“Ho pensato che il tuo posto potesse essere la mensola dei ricordi, dove ci sei tu, ci siamo noi, ci sono delle candele, tanto dolore e speranza. Ma non sei lì, non certo nei ricordi che mi provocano dolore […]. Appartieni sicuramente a una sfera della mia vita che si chiama tempo. Tu sei in tutti gli istanti della mia giornata che cerco di riempire per non pensare. Sei nel mio calendario pieno di impegni ed illusione che essere impegnata significhi non pensarti. O meglio, non pensare al modo violento in cui te ne sei andata per sempre. Riempio la mia vita di attività con la stessa instancabile forza con cui ti ho cercata per giorni, senza dormire, senza pensare, immaginandomi in un abbraccio che non ci siamo mai scambiate […]”.
Il dolore che non passa
La Tramontano ha poi proseguito la lunga lettera spiegando di essere ancora estremamente provata dalla perdita della sorella: “Allora, non adesso, ma un giorno mi auguro che tu apparterrai alla sfera dell’equilibrio nella mia vita. Quella in cui imparerò a vivere i momenti di pausa senza paura che il dolore prenda il sopravvento. Imparerò a convivere con le nostre foto, che sono i nostri ricordi, ma non sono tutto cio che abbiamo condiviso. C’è anche la vita che non abbiamo fotografato e che, seppure invisibile agli occhi, non lo è al cuore”.
Il pensiero di Chiara è andato ancora avanti: “Imparerò a sedermi sul divano e guardare un film. Imparerò a rispettare il tempo e a dargliil giusto valore, non un aguzzino che mastica i miei ricordi e li sputa per farmi soffrire, ma la medicina del mio dolore. Imparerò che la vita non è soltanto fare ciò che tu non farai, vedrai, o vivrai, ma è ciò che io desidero vivere, provare, raggiungere e fare. Chissà che tu non ti trovi proprio bene lì, in una dimensione in cui avrò imparato a convivere senza di te, ma con te al mio fianco”. Infine, ancora un delicato e sofferto pensiero: “[…] Allora, Giulia, io e te apparteniamo a una dimensione in cui stiamo galleggiando, a volte boccheggiamo, eppure siamo entrambe vive”.